L’altro pomeriggio al Senato, quando Matteo Renzi ha iniziato a parlare, nei banchi del governo il termometro del buonumore è salito di schianto. Giorgia Meloni si è messa comoda e ha cominciato a ridere di gusto mentre il leader di Italia viva attaccava il Pd o le dava suggerimenti autoironici sulle riforme istituzionali ("per esperienza personale non le consiglio di provare a farle da sola"); anche Silvio Berlusconi si è girato e con l’aria del vecchio patriarca sorrideva divertito.
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